«La seconda rivelazione del festival ci aspetta in campeggio. Werto, che conoscevo citato da tanti come “il ragazzo a 8 bit che suona il gameboy”, si rivela uno che la sa lunga. Armonie complesse e sbalorditivamente accattivanti unite a ritmi coinvolgenti, e a quella maschera da volpe sulla testa che nella penombra fa un effetto scenografico di non poco impatto, con lui che si muove a ritmo col gameboy-sequencer in mano.» – Emma D’Orto
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